Il disegno è una rappresentazione soggettiva della realtà ed è per gli architetti lo strumento principale di controllo dello spazio e dell’immagine che vogliono costruire. Altri strumenti sono sicuramente l’elaborazione tridimensionale dei progetti attraverso modelli fisici (plastici) e virtuali (3D).
I progetti, sviluppati grazie ai disegni architettonici di diversa scala, sembrano tracciare cerchi di osservazione; i cerchi possono essere più ampi o più stretti includendo o escludendo parte della realtà oggetto del progetto stesso che sta prendendo forma. Il raggio dei cerchi di conoscenza e quindi di rappresentazione architettonica dipende sia dal punto in cui l’architetto ha scelto di osservare l’area del progetto sia dalla prospettiva scelta per comunicare la sua trasformazione.
L’architettura è quasi sempre una narrazione, e ogni elemento, ogni materiale, ogni superficie, ogni volume, ogni taglio di luce è funzionale al racconto. Non c’è nulla di gratuito. Ogni scelta effettuata è l’insieme di un discorso, di una visione, di una specificità, di un linguaggio e di una volontà comunicativa.
Le scelte sono la parte fondamentale che aiuta a tracciare l’esperimento percettivo che da vita sia a personali narrazioni esperienziali sia a percezioni collettive sia alla capacità degli uomini di vedere e capire la realtà che li circonda, il visibile.
Dall’enciclopedia Treccani. Disegno architettonico
“Per disegno architettonico s’intende la rappresentazione grafica degli edifici sia nell’aspetto formale esterno, sia nelle caratteristiche interne delle loro strutture d’insieme e di dettaglio. Tra i vari tipi di disegno architettonico sono da distinguere quelli che riproducono lo stato di edifici già esistenti (rilievi), da quelli destinati alla costruzione di edifici nuovi (progetti). In questi ultimi, lo scopo del disegno è di fornire ai responsabili delle fasi costruttive i dati necessari e sufficienti per una corretta esecuzione dei lavori. Gli elaborati grafici a ciò destinati consistono in rappresentazioni convenzionali degli sviluppi orizzontali (piante) e verticali (alzati, prospetti, sezioni) delle varie parti dell’edificio; in particolari architettonici e tecnici, rappresentati mediante specifici rapporti di scala. La concezione dell’edificio è raffigurata attraverso il disegno sia in fase di studio preliminare (schizzo, bozzetto), sia attraverso rappresentazioni prospettiche caratterizzate da particolari accenti o virtuosismi veristici ai fini di rendere più efficace la percezione d’insieme dell’opera architettonica progettata.